Dopo aver ottenuto la Licenza uno dei primi problemi da affrontare e quello delle antenne, spesso ci si trova davanti a risolvere diverse questioni , ad esempio nel mio caso ero ancora studente e i soldi scarseggiavano; tra una paghetta e l’altra riuscii a mettere da parte alcuni euro, e decisi di realizzare un dipolo filare per la Banda degli 80 metri.

 

La costruzione non era poi assai difficile , bastava recuperare una matassa di comune filo elettrico , qualche isolatore e un Anphenol da pannello.

Decisi per prima cosa di realizzare la scatola che doveva contenere il Balun, non avendo amplificatori in stazione se non i 100 watt di un FT 857/d il gioco era abbastanza semplice.

Realizzai il balun recuperando una barretta di ferrite da una radio FM by China Town e un po’ di filo di rame smaltato da 1.5mm da un amico elettricista.

Per Realizzare il balun tagliai tre spezzoni di cavo smaltato lunghi 60 cm cad. e li avvolsi sulla bacchetta di ferrite realizzando otto spire, Per gli schemi delle connessioni del balun mi rifeci ad un vecchio libro di antenne ARRL.

Così una volta terminato il Balun di tipo 1:1 , cioè 50ohm in entrata e 50 ohm raddrizzati in uscita racchiusi il tutto in una scatola stagna per impianti elettrici 10x10. In seguito passai alla realizzazione delle braccia del dipolo. Per soli 100 watt de Rtx decisi di utilizzare un cavo elettrico da 1,5 mm di sezione. Per la banda degli 80 metri bastava tagliare due pezzi da 19,80 cm + 20,00 cm di ripiegatura che sarebbero serviti per collocare gli isolatori.

Ai capi delle braccia saldai due grossi capicorda a occhiello e sulla parte terminale delle braccia montai due isolatori ceramici provenienza surplus, bloccati alle punte delle braccia con due semplici fascette strapp.

L’ultima operazione che era rimasta da fare era quella di trovare il modo per collegare le braccia del dipolo alla scatoletta che conteneva il balun. Decisi così di bucare la parte superiore della scatola e di alloggiare due perni da 4 mm sui quali in seguito sarei andato a bloccare i capicorda saldati in precedenza sulle braccia.

Chiusa la scatola che conteneva il balun, isolai tutte le possibili aperture con del silicone in modo tale da evitare infiltrazioni d’acqua dovute a possibili piogge, e mi preparai per l’installazione. Tornando da scuola, all’epoca mi preparavo per la maturità, ne approfittai della giornata di sole e nel pomeriggio dopo aver pranzato, mi recai sul terrazzo.

 

Il dipolo andava montato su un palo telescopico di 9 metri con le braccia che scendevano a V invertita verso il basso, le punte del dipolo dovevano restare alte da terra almeno 1 metro così utilizzai come aggancio dei vecchi pali tv agganciati sul parapetto del terrazzo.

Collegato il cavo coax al Balun , tramite una carrucola posta in cima al palo, issai il sistema e tesi le braccia del dipolo.

Sceso giù in stazione, misurai per prima il ROS con un vecchio strumento HF, notai che il dipolo era quasi perfetto, ma risuonava sulla parte della banda dedicata alla telegrafia, così mi recai sul terrazzo per accorciare di 10 cm ogni braccio del dipolo.

Al secondo tentativo il dipolo era tarato nella porzione di banda tra i 3,600 MHz e -3,680 MHz, ottimo per qualche QSO serale italiano.

 

Le prove on-air mi diedero grosse soddisfazioni per un Om appena patentato oltre a rapporti di RX di alcuni colleghi del Nord, non mancarono i soliti “DX” con i colleghi Russi e Francesi.

Ovviamente la soddisfazione per qualcosa costruito con le proprie mani è sempre una gran bella cosa, oltre al fatto di risparmiare non pochi quattrini. Da un calcolo effettuato la realizzazione non superava i 20,00 euro, e per uno studente la cifra è più che abbordabile.

Fabrizio FORNARO, IZ7LDC